lunedì 21 novembre 2011

STARZ CONNECTA: GUE' PEQUENO



Benvenuti al terzo appuntamento di Starz Connecta. Oggi con noi un ospite speciale, Guè Pequeno!

● Ciao Guè, complimenti, secondo me hai raggiunto un livello che in italia hanno raggiunto in 2/3. Quali sono gli artisti internazionali a cui ti ispiri e fai riferimento? Sono curioso di saperlo.

Grazie, sono molto attento a tutte le uscite in generale, riguardo al rap però non ho una fonte di ispirazione unica e un riferimento, adoro il mondo hip-hop in generale ma credo di essere riuscito a creare un mio stile unico.

● In "Figlio di Dio" dici che bisogna vivere la vita che si può perche quella che si vuole non sempre si può. Tu non fai la vit ache vuoi? Insomma, per il tuo popolo sei il cristo tatuato coi tradizionali!

Ogni testo usa delle figure retoriche ed è spesso sempre in una dimensione letteraria-poetica, anche quando parla di argomenti di tutti i giorni. In questo pezzo parlavo della condizione generale della gente in Italia e di quello che vedo tra me e i ragazzi come me. Spesso gli artisti vengono mitizzati oltremisura, la mia vita è normale.

● Tutti nella propria vita hanno avuto momenti difficili. Hai mai pensato di mollare tutto e cambiare vita e lavoro?

Ovviamente si. Spesso si pensa che noi artisti viviamo soltanto successi feste e momenti al top ma non è affatto così, ho attraversato e tuttora attraverso  molti momenti difficili in vari aspetti della vita. La speranza è sempre che tutto sia ciclico e che si possa sempre risalire.

● Molti dicono che tu ti sia creato un personaggio. Per me la canzone "da grande" offre svariate delucidazioni sulla personalità del tuo rap e sul preferire rimanere eternamente "bambino" piuttosto che incarnare l'ideale di adulto che la società oggi ci offre. Delle volte non aderire a questi canoni può apparire la scelta più coerente con sè stessi.
Come è stato detto di scrittori, di filosofi, pensi che sia realmente possibile che un artista possa finire per diventare schiavo del suo personaggio e vivere in funzione d'esso? Tu ti senti così?

Di me e di ogni artista di successo se ne dice di ogni e sempre se ne dirà. Tutti gli artisti sono "personaggi" e sfido chiunque a dire il contrario. Anche un rapper di conseguenza lo è, e pure parecchio vista la teatralità del genere, nello stesso tempo però c'è anche molto del suo essere uomo perché come i cantautori i rapper scrivono in prima persona e le liriche derivano dalle proprie esperienze, pensieri, ispirazioni e modi di essere personali. Per il resto solo chi mi conosce veramente può giudicare.

● In "Non mi crederai" dici che i tatuaggi sul corpo sono la mappa per arrivare al tesoro che cerchi.. L'hai trovato?

Assolutamente no credo sia davvero difficile capire come-cosa si vuole realizzare in questa vita.

● Dal momento in cui sei a grandi livelli,la gente ti segue e cerca di ispirarsi a te,non ti chiedi per quale motivo la gente dopo tutti questi testi su politica e altri problemi in Italia non si e ancora svegliata?E per quale motivo in Italia gli MC come te e altri non vengono valorizzati come dovrebbero?Ma valorizzano gente che esce da talent show che sinceramente è patetico...in Italia tutto gira intorno a quello che la società ti impone?

Credo che di questi tempi invece il rap italiano stia avendo la sua rivincita, e nonostante il trash dello star-system italiano e l'arretratezza in generale, il genere si sia imposto prepotentemente visto che i giovani ascoltano quasi solo quello. Anche se le radio non passano i brani i ragazzi vogliono il rap, e ti assicuro che molti rapper vendono più biglietti dei concerti che i cantanti dei talent; almeno in gran parte dell'Italia è così.

● Ne "La legge del cane" vi definite dei cronisti di strada senza la presunzione di voler insegnare qualcosa alle persone escludendo una predica morale, 1 anno e mezzo dopo..un successo strabiliante,nel mondo dei giovani siete diventati una religione, ti sei mai chiesto se forse con questo successo è il momento di trasmettere qualcosa alle migliaia di giovani che vi seguono?

Trovo ipocrita e troppo pretenzioso "insegnare" qualcosa alle persone con la musica. I genitori e i professori devono insegnare. Forse si può far pensare più che insegnare. Nella mia carriera ho parlato di tutto da testi sociali a rime d'amore cercando sempre di tenere alto il registro linguistico e di dare uno spessore ai testi, dopodiché i giovani ascoltano quello che vogliono. Preferisco essere controverso, contraddetto e frainteso che fare pezzi da paraculo con uno pseudo-messaggio.

● Siccome il rap in Italia si sta diffondendo a dismisura e ultimamente stanno uscendo un sacco di rapper su youtube, tra cui c'è chi lo fa per passione e bravura, e chi lo fa solo per moda, come si può fare per farsi notare dal grande pubblico e magari da un label tra cui "Tanta Roba"?

Ti assicuro che se sei bravo prima o poi è la gente stessa che ti farà notare in giro, condividendo e guardando la tua roba on-line.

● Tra tutti gli aristi emergenti hai scelto Fedez ma cosa ti ha portato a credere in lui e fare un progetto grande come un nuovo album ma sta volta sotto etichetta?

Fedez non assomiglia a nessun altro rapper e ha un talento cross-over e una possibilità di carriera enorme, oltre a non essere in nessuna menata da purista del rap italiano. Ha uno stile e un' immagine assolutamente forte e personale.

● Hai cominciato a scrivere più di 10 anni fa e volevo sapere come si è evoluto il rapporto con i tuoi genitori durante tutto questo tempo, ovviamente il tutto riferito a questa cosa dell'hip hop...
Provo a spiegarmi: immagino che i tuoi si aspettassero che prendessi delle strade "normali" (continuare l'università, cercare un lavoro "normale", ecc...) 
Sotto questo punto di vista hai sempre ricevuto il giusto supporto dai tuoi? 
Ci sono stati momenti in cui ti hanno detto/fatto capire che non sarebbe stata la strada giusta?
E ora che sei finalmente esploso cosa pensano?

Ho passato alti e bassi fino ad arrivare qui, e riuscire a dare una mano ai miei quando possibile e supportarci a vicenda in questa vita è una grande soddisfazione.

STARZ CONNECTA: Guè, grazie mille per la tua disponibilità e per aver deciso di offrire ai tuoi fans la possibilità di intervistarti.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Si ma potevate scegliere la mia domanda ca**o!, è un sito come gli altri dove prevalgono le domande del cazzo e dei bimbiminkia, oppure domande di cui si conosce già la risposta, complimenti all'admin che le ha scelte...
Non mi metto a offendere perché non conosco nessuno di persona ma sono molto deluso...Pensavo di avere l'occasione giusta per chiedere un paio di cose a Cosimo e voi rovinate tutto.

Ciao

Anonimo ha detto...

Le domande sono state scelte insieme a Guè ed è stato lui a decidere tra quelle selezionate a quale rispondere. Le domande erano numerosissime e come da regolamento non potevamo sceglierle tutte. Complimenti a te per il lessico utilizzato.

Stefano ha detto...

Le domande più di merda proprio.
E poi che serietà è far scegliere le domande all'intervistato? AHAHAHAH, cose dei pazzi.
Spero non ti capiti di vendergli qualcosa, non vorrei decidesse lui il prezzo.

Anonimo ha detto...

Purtroppo non vieni da questo mondo e non sai come funziona un'intervista. Non sto quì a spiegarti.

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